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Risparmiare acqua è ridurre lo stress per gli ecosistemi acquatici e gli habitat:
i due principali effetti del sovraconsumo sono l’estrazione d’acqua
dalle fonti superficiali e sotterranee e l’inquinamento della stessa.
Questi due fenomeni comportanto una serie di impatti negativi sulla
flora e sulla fauna che vive negli ambienti acquatici o nelle loro
vicinanze. Problemi come il deflusso minimo vitale, e la perdità di biodiversità sono alcune delle conseguenze di un uso delle risorse idriche irrazionale e insostenibile.
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Risparmiare acqua è garantirne la disponibilità nel futuro:
anche l’acqua, infatti, segue le leggi della matematica! Meno acqua
utilizzata oggi significa più acqua disponibile domani! Inquinare di
meno oggi significa acqua più pulita domani! Riciclare di più e
utilizzare l’acqua piovana significa doverne chiedere di meno
all’acquedotto, e quindi ai fiumi e alle falde.
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Risparmiare l’acqua è limitare l’insorgere di conflitti futuri:
se fosse possibile intraprendere con successo azioni di risparmio e di
efficienza d’uso in tutti gli ambiti, civile, industriale, agricolo,
ecc., i conflitti tra le diverse idroesigenze e le dispute per stabilire
le priorità degli usi in casi di emergenza potrebbero essere facilmente
minimizzati.
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Risparmiare acqua è migliorare la qualità della vita di tutti senza grandi sacrifici o difficili rinunce:
sono le piccole azioni quotidiane che tutti compiamo che possono,
sommandosi, rivelarsi dannose o, viceversa, efficaci per garantire un
futuro con più acqua e di più buona qualità per tutti.
(liberamente tratto da http://www.abr.fvg.it/studi-e-ricerche/uso-sostenibile-della-risorsa-idrica)
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