domenica 22 luglio 2012

Il risparmio idrico


La gestione sostenibile delle risorse idriche implica l’adozione di misure di controllo e riduzione dei consumi, e di buone pratiche comportamentali.

L’acqua dolce rappresenta soltanto il 3% di tutte le risorse idriche del nostro pianeta (mari, laghi, fiumi, ghiacciai, falde sotterranee), e solo una minima percentuale di questa è direttamente utilizzabile dall’uomo.
Con un paragone vicino alla nostra esperienza possiamo dire che se tutta l'acqua potabile fosse rappresentata dalla quantità di acqua contenuta in una vasca da bagno, quella realmente utilizzabile dall'uomo sarebbe rappresentata solamente dalla quantità contenuta in mezzo bicchiere.

Fattori quali la crescita demografica, i cambiamenti negli stili di vita, le modifiche del clima, hanno portato e continuano a portare ad un rapido quanto intenso aumento dei consumi.

La quantità d’acqua disponibile per ognuno di noi sta diminuendo di anno in anno. Se a ciò si aggiungono gli effetti del degrado, degli sprechi e dell’inquinamento, la situazione si fa ancora più grave.
L’Italia è uno dei Paesi in cui si registrano i più alti valori di prelievi idrici annui pro-capite.
Una percentuale consistente di tali prelievi deriva dalle acque sotterranee, che costituiscono le fonti di maggiore pregio.
La quantità d’acqua impiegata a scopi civili è comunque limitata (15%), se paragonata ai consumi registrati nei settori agricolo (65%), industriale (20%).
Non avendo consapevolezza della preziosità della risorsa e della sua delicata condizione, un po' come accadeva negli anni 50 per il petrolio, si tende a pensare a processi produttivi come se l'acqua fosse una variabile indipendente e sempre presente. Soprattutto a costi così bassi, da essere decisamente ininfluenti.

Il settore civile costituisce però il contesto in cui le pratiche di risparmio e di comportamento sostenibile sono più facili da attuare e più suscettibili di successo, sia in termini di riduzione effettiva dei consumi, sia in quanto contribuiscono a sensibilizzare e coinvolgere tutte le persone al problema dell’acqua.
 
Con piccole azioni quotidiane, che non richiedono né specifiche competenze tecniche, né oneri economici, è possibile conseguire un significativo risparmio idrico, e diffondere una nuova, più consapevole e sostenibile cultura dell’acqua.
(liberamente tratto da http://www.abr.fvg.it/studi-e-ricerche/uso-sostenibile-della-risorsa-idrica)

Nessun commento:

Posta un commento